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Sentiero di Puštal

Lungo il sentiero tematico di Puštal sarete accompagnati da interessanti storie che vi sveleranno come vivevano un tempo i “Puštuci”, gli abitanti del luogo. Imparerete a capire i legami tra il diavolo, i pettini, le rane e altre cose interessanti.

Anche se Puštal è a un tiro di schioppo da Škofja Loka, la rivalità tra le due località è presente fin dal Medioevo. Nel XIII secolo, il territorio di Puštal fu sottratto alla Diocesi di Frisinga e passò, in qualità di città, ad un altro dominio. Inoltre lo status sociale dei suoi abitanti si discostava alquanto da quello borghese, poiché a Puštal la gente comune viveva principalmente di attività extra agricole. Una delle attività più comuni era la produzione di pettini, la più insolita era la caccia e la vendita di rane che, a Puštal, abbondavano. Gli abitanti di Loka, proprio a causa di queste bizzarre occupazioni, si prendevano gioco degli abitanti di Puštal e aumentavano appositamente per loro i prezzi delle rape di Loka, prodotto tipico della città.

1. Casa Martinova hiša

Il sentiero inizia in piazza Mestni trg di fronte alla Martinova hiša (1) e, da qui, porta attraverso la strada principale a Karlovec. Il nome della periferia, Karlovac, deriva probabilmente dal nome della città croata di Karlovac, nella Frontiera Militare. La periferia è divisa in Zgornji Karlovac (la parte superiore) che, poiché portava in direzione della Poljanska dolina, veniva chiamata anche Poljansko predmestje, e Spodnji Karlovec (la parte inferiore), indicata nel catasto con il nome di Essel Gasse - via dell’Asino.

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2. Casa Firbarjeva hiša

A Karlovec, in Kopališka ulica 8, si trova la Firbarjeva hiša (2) che prende nome dall’attività che aveva un tempo sede al suo interno, cioè una tintoria, in dialetto locale “firbarstvo”. L’attività di tintoria venne avviata nella casa da Jurij Pokorn, un uomo rispettabile, che negli anni 1861-1866 fu anche sindaco di Loka. La tintoria chiuse nel 1907, ma ancora oggi all’esterno dell’edificio si possono vedere delle tracce di questa attività: in alto si può infatti osservare una “rastrelliera” su cui un tempo venivano stesi i tessuti di lino tinti.

3. Casa natale di Fran Jesenko

Pochi passi più in basso, lungo la strada, sul lato sinistro sorge la casa natale di Fran Jesenko (3) (1875-1932), celebre botanico e genetista, uno dei fondatori del Parco nazionale del Triglav e primo professore di botanica all’Università di Lubiana, fondata nel 1921.

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4. “Lepo znamenje”

All’incrocio tra Kopališka e Fužinska ulica, al confine con due quartieri di periferia, Karlovec e Studenec, si trova la “Bella cappelletta” (4). La cappella originale, in legno, fu sostituita nel 1826 da quella attuale in muratura. Accanto si trova una fontana a cui una volta gli abitanti del luogo attingevano l’acqua. La casa dietro la cappelletta prende il nome proprio da essa, infatti veniva chiamata “pri Znamčkarju” (letteralmente “vicino alla cappelletta”).

5. Passerella del diavolo

Le indicazioni sulla pavimentazione vi conducono dalla “Bella cappelletta” tra la case di Karlovec, quindi girate a sinistra verso la Passerella del diavolo (5). Gli abitanti di Puštal e Loka raccontano che la passerella di legno sul fiume Sora prese il nome da un’apparizione di Satana avvenuta proprio in quel luogo. Le apparizioni cessarono quando gli autoctoni fecero costruire una cappelletta ad entrambi i lati del ponte, ma ripresero poco dopo al centro della passerella. Riuscirono a scacciarlo definitivamente sotto la Šturmova skala quando fecero erigere una cappelletta al centro del ponte, dedicata a S. Giovanni Nepomuceno, patrono dei ponti.

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6. Casa Bernik e 7. Casa Poličar

Dall’altro lato del ponte, lungo il percorso, si trovano due case in pietra del ‘700 ben conservate. La prima è Casa Bernik (6), la seconda Casa Poličar (7). Sulla facciata di Casa Poličar si può osservare una targa, datata 27 settembre 1926, che indica il livello raggiunto dall’acqua durante la piena di quell’anno. I forti temporali e le correnti impetuose dei torrenti fecero gonfiare i fiumi Poljanska Sora e Gradaščica, che esondarono provocando anche diverse vittime.

8. Casa di Nace

Il sentiero prosegue a destra, accanto all’ex stabilimento balneare, giungendo alla Casa di Nace (8), costruita nel ‘500 e rinnovata in stile barocco nel 1755. Prende il nome dal proprietario Ignacij Nace Homan, che la comprò nel 1818, e da allora passa di generazione in generazione. La Casa di Nace rimane viva grazie ai suoi proprietari, la famiglia Polenec. 

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9. Castello di Puštal

Dalla casa di Nace si torna, sullo stesso itinerario, verso la Passerella del diavolo per poi proseguire in direzione del Castello di Puštal (9). Il Castello di Puštal viene citato per la prima volta nelle fonti storiche già nel XIII secolo, anche se l’aspetto attuale risale invece al ‘500. La Cappella di S. Croce nel castello è impreziosita dall’affresco d’altare opera di Giulio Quaglia raffigurante la Deposizione dalla Croce del 1706, una delle opere d’arte più preziose della città. Il castello ospita oggi una scuola di musica. Poiché è oggi di proprietà privata, le visite al cortile del castello non sono sempre consentite.

10. Hribec

Dal Castello di Puštal, il sentiero conduce a destra verso Hribec (10), proseguendo per circa 100 m lungo la strada principale, per cui si prega di prestare particolare attenzione. La breve salita allo Hribec porta, passando accanto alle cappellette della Via Crucis, alla chiesetta di S. Croce, eretta all’inizio del ‘700 dalla famiglia Wolkensperg, signori di Puštal.

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Il sentiero tematico termina qui; non vi resta quindi che tornare a piazza Mestni trg.

Vedi anche:



Parcheggi:



  • Parcheggio presso l'Unità amministrativa - a pagamento
  • Parcheggio presso il campo di calcio di Puštal - gratuito
  • Parcheggio di fronte alla stazione principale degli autobus - gratuito e a pagamento

Offerta gastronomica nelle vicinanze:

  • Pasticceria e caffetteria Homan
  • Caffetteria Vahtnca 
  • Caffetteria Na Štengah
  • Pizzeria e spaghettatore Jesharna
  • Trattoria, birreria ed enoteca Kašča

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