Confine di Rapallo

Il Trattato di Rapallo, firmato il 12 novembre 1920 nella città italiana di Rapallo e che di fatto consegnava al Regno d’Italia un terzo del territorio sloveno, cambiò notevolmente la vita degli abitanti di Žiri e Sovodenj. Il confine separava vicini, parenti e amici costringendoli a vivere in due Stati diversi, il Regno d’Italia e il Regno di SHS (poi Regno di Jugoslavia).

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Il confine

Il Confine di Rapallo, che andava da Peča sopra Rateče, attraverso il Triglav fino a Fiume, fu segnato sul terreno con pietre di confine. Fu diviso in 70 segmenti, all’inizio di ognuno dei quali venne posta una pietra di confine più grande. Tra due pietre grandi vennero poste le pietre di confine più piccole. Nella zona dei nostri sentieri tematici si possono vedere cinque pietre grandi, dalla numero 35 alla 39.

Lungo il confine vennero costruite numerose fortificazioni che avrebbero dovuto proteggere il confine e l’entroterra, dopo il 1932 sul lato verso l’Italia chiamato “muro alpino”, dopo il 1939 sul lato verso la Jugoslavia, la cosiddetta Linea Rupnik.

Il sentiero

Il percorso può essere adeguato alle proprie esigenze e al tempo a disposizione. Si può percorrere l’intero itinerario, da Žiri a “Vrhovec” a Podlanišče (46 km, 9-10 ore), oppure si può scegliere un percorso circolare da Žiri a Mrzli vrh e di nuovo a Žiri (13 km, 4 ore). Se si sceglie di partire da Sovodenj, è possibile raggiungere la pietra n. 38 a Mrzli vrh, (14 km, 4 ore in entrambe le direzioni) oppure dirigersi nella direzione opposta verso la pietra n. 36 a Nova Oselica (6 km, 2 ore - circolare), oppure estendere il percorso verso la pietra n. 35, collocata presso “Pr’Vrhovc” a Podlanišče (14,5 km, 4,5 ore con ritorno alla strada principale per Cerkno - Sovodenj e Podlanišče).

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