Centinaia di bunker costruiti
Il Trattato di pace di Rapallo, firmato
il 12 novembre 1920 dal Regno di Jugoslavia e dal Regno d’Italia, serviva a
definire il confine tra i due regni. Lungo il confine, nel 1938 iniziarono i
lavori di costruzione di un sistema di fortificazioni che avrebbe preso
successivamente il nome di Linea Rupnik, in onore del generale sloveno Leon
Rupnik, che ne volle la costruzione.
Furono costruite centinaia di bunker,
tra cui anche tre blocchi difensivi sotterranei, Hlavče njive, Hrastov grič e
Goli vrh, che sarebbero stati d’importanza strategica cruciale per arrestare
eventuali invasioni di truppe italiane verso Lubiana. Tra queste grandi
strutture furono costruiti numerosi piccoli bunker in grado di accogliere da
due a sette soldati. Attorno agli edifici fu posato del filo spinato, nelle
valli furono invece collocate delle barriere anticarro. All’inizio della
seconda guerra mondiale, tutti i lavori sulla linea difensiva cessarono
immediatamente e molte strutture rimasero di fatto incompiute. La linea di
difesa non fu coinvolta in alcuna battaglia, non adempiendo quindi allo scopo
per cui era stata costruita.